Canada 2011

Canada 2011

Maurizio Belli e Fulvio Giovannini

Partenza Arrivo Mezzo
Vancouver
Whitehorse
Mountain bike
Km percorsi Tempo di percorrenza Dislivello in salita
2500 km
17 giorni e mezzo
20.000 m

Percorso – Senza supporti e solo con il materiale essenziale attraverso la British Columbia e le Montagne Rocciose fino allo Yukon. Un percorso unico e spettacolare sulle mitiche e sconfinate highway del Canada, sulla Sea to Sky Hwy, passando per le zone sciistiche di Whistler, località famose per essere state – insieme a Vancouver – sede dei Giochi Olimpici Invernali nel 2010, salendo infine le spettacolari e ancora innevate montagne della zona costiera, attraverso i grandi Plateu dell’interno e le più fredde, selvagge e poco abitate regioni nel nord del Paese.

Difficoltà – Sulla Cassiar Highway e i suoi 724 km vi sono state le maggiori difficoltà: distanze infinite, centinaia di chilometri senza punti di rifornimento e alloggio con il manto stradale molto rugoso e duro da pedalare, a volte anche con lunghi tratti di ghiaia.
La strada regala scenari davvero unici ed emozionanti, incontri ravvicinati con orsi, alci e una grande varietà di fauna selvatica. Imponenti paesaggi, foreste pluviali, fiumi, gole profonde, grandiosi ghiacciai, innumerevoli laghi e zone incontaminate distinguono la Regione.

Attrezzatura – Il sistema utilizzato per il trasporto dei materiali è stato contraddistinto dal modo innovativo senza i classici “borsoni” ai lati della bicicletta, ma portando solo poche e indispensabili cose per vestirsi, riparare la bici e il pronto soccorso; tutto riposto in un piccolo zaino e custodie costruite appositamente, poi inserite all’interno del telaio della mountain bike.
Niente sacco a pelo, tenda e vestiti di ricambio; solo il minimo materiale per l’igiene personale, cercando così di viaggiare il più leggero possibile, contando sulla velocità e il maggior numero di chilometri da percorrere giornalmente, affidandosi per il dormire e il mangiare ai pochi lodge e “gas station” che si potevano trovare sul percorso.
Per i tratti più lunghi, anche di 100-150 km senza punti di appoggio, è stato necessario bivaccare all’aperto utilizzando tutto l’abbigliamento a disposizione indossato “a cipolla”, uno sopra l’altro per trovare un minimo di comfort e caldo.

Strategia – Si è cercato di seguire una precisa strategia di marcia: non forzare troppo l’andatura e la distanza percorsa giornalmente nella prima parte di viaggio per risparmiare le energie e poter aumentare così i chilometri nella parte finale.
La media dei chilometri percorsi è stata di circa 140-150 km al giorno con, alla fine della traversata, 350 km percorsi in 32 ore e 700 in circa tre giorni.